Nell’ottica della sostenibilità delle produzioni agro-alimentari la ricerca deve essere rivolta al recupero di composti attivi e alla valorizzazione dei residui e degli scarti, in modo da rendere le filiere sempre più circolari. L’idea progettuale proposta nel piano BIOWAFER prevede di individuare i residui dell’industria agro-alimentare prodotti in modo consistente in Emilia-Romagna per destinarli a processi di bioraffineria tra di loro consecutivi e integrati in modo da ottenere molecole ad alto valore aggiunto di interesse cosmetico e farmaceutico (nutraceutico/dermatologico). Le tecniche impiegate nel processo di bioraffineria includono la fermentazione che permette di ottenere acido ialuronico, poligalatturonani, cheratina vegetale, e acido lattobionico a partire da una adeguata miscela di zuccheri e proteine. La metodologia proposta rappresenta una alternativa all’estrazione dei composti da substrati di origine animale, con vantaggi economici e etici rilevanti. Per massimizzare la valorizzazione dei sottoprodotti, i residui della fermentazione verranno destinati alla digestione con larve di dittero al fine di ottenere altri composti di interesse, tra i quali peptidi bioattivi e acidi grassi polinsaturi. L’estrazione chimica, con tecniche prevalentemente eco-compatibili, permetterà di estrarre principalmente antiossidanti di diversa natura. I residui di tutte le suddette fasi verranno destinati alla pirogassificazione per ottenere biochar e syngas impiegabili rispettivamente a scopi agronomici e energetici. La produzione di energia e la restituzione del biochar come ammendante dei suoli per la produzione agricola permettono di chiudere la filiera in modo circolare.
BIOWAFER. Biorefining Waste of the Agro Food Chain in Emilia Romagna (2018)
Protocollo
PG/2018/632170
Bando
Bando Laboratori 2018 (DGR 986/2018)
Orientamento tematico
Filiera agroalimentare integrata e sostenibile
Sito web
Laboratori
Area di specializzazione
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