La tutela delle zone marine costiere e gli strumenti per una efficace gestione delle stesse sono di primaria importanza per preservare il patrimonio naturalistico, le attività industriali, ed i sistemi turistici.

Il Marine habitat mapping prevede l’integrazione comparativa di dati derivanti da diversi approcci di monitoraggio ambientale, dai rilievi geofisici acustici, ai campionamenti fotografici e fotogrammetrici, ai campionamenti diretti di sedimenti, acqua e popolamenti bentonici.

Le informazioni sugli habitat e sulle comunità biologiche sono importanti per la gestione costiera e valutare le possibili conseguenze delle attività antropiche su di essa. Lo studio della struttura e diversità dei popolamenti bentonici è indispensabile anche come indicatore delle condizioni ambientali, degli effetti dei disturbi antropici, dei cambiamenti climatici e per la valutazione dei beni e servizi che queste comunità marine forniscono per l’economica locale nel breve e lungo periodo.

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Laboratorio
Referenti
Marco Abbiati
Marina Antonia Colangelo
Federica Costantini
Massimo Ponti
Area di specializzazione
Energia e Sostenibilità
Keyword
Fondale marino
Correlazione spaziale
Ecosystem based-management
Ecosystem services
Esempio di mappa di distribuzione di Chamelea gallina, o vongola comune, presso la Foce del Torrente Bevano
Descrizione prodotto

Il Marine habitat mapping consiste nel delineare la distribuzione e l'estensione degli habitat marini costieri attraverso mappe. Queste consentono l’analisi spaziale dei gradienti ecologici all’interno e tra i diversi habitat marini. Tra i prodotti di Marine habitat mapping proposti ci sono anche carte tematiche che mostrano le caratteristiche del fondale (e.g., granulometria dei sedimenti, accumulo di sostanza organica), l’abbondanza di specie bentoniche di particolare interesse ecologico, conservazionistico o economico, e l’andamento di indici biotici e di diversità ricavati dai dati di abbondanza delle specie.

Le analisi di correlazione tra le diverse variabili, misurate direttamente o attraverso i rilievi acustici, permettono analisi temporali e spaziali volte all’individuazione di anomalie (residui rispetto al modello predittivo) nella distribuzione di specie d’interesse o negli indicatori e indici calcolati. Queste anomalie possono essere riconducibili ai processi geologici ed ecologici in atto e alla presenza di alterazioni di natura antropica.

Applicando gli scenari disponibili, è inoltre possibile prevedere eventuali effetti dei cambiamenti climatici sugli andamenti delle variabili ecologiche e ambientali misurate e mappate.

Aspetti innovativi

Approcci integrati di Marine habitat mapping che forniscono strumenti innovativi per la gestione integrata delle zone costiere.

Applicazioni

Monitoraggio, gestione integrata delle zone costiere, analisi delle variazioni della struttura di comunità nello spazio e nel tempo, distribuzione delle specie di maggior interesse ecologico ed economico, l’individuazione delle aree di maggior pregio e a maggiore vocazione per interventi di conservazione e/o ripristino.

Campionamento subacqueo in acqua bassa
Esempio di applicazione

Progetto TAO - Tecnologie per il monitorAggio cOstiero (www.tao.consorzioproambiente.it/).

Descrizione applicazione e risultati

Nell’ambito del progetto TAO (finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale E-R POR-FESR 2014-2020) le procedure di marine habitat mapping sono state sviluppate e testate in tre siti di studio lungo la costa romagnola (Foce del Bevano, Riccione e Lido di Dante).

Nei diversi siti è stata effettuata un’integrazione comparativa delle caratteristiche fisico-biologiche campionate (caratteristiche dei sedimenti, popolamenti macrobentonici) e dei dati geofisici.

I dati puntuali sono stati estesi nell’area di indagine dei siti di studio attraverso tecniche di interpolazione su base geostatistica. Le diverse variabili prese in considerazione sono state analizzate e correlate tra loro con innovative tecniche di correlazione spaziale attraverso modelli lineari.

Questo ha permesso di evidenziare possibili anomalie nelle caratteristiche dei sedimenti e nella distribuzione delle specie bentoniche che possono essere correlate sia a processi naturali, come quelli legati alla presenza di foci fluviali, sia ad alterazioni indotte dalla presenza di strutture artificiali di difesa costiera o altre tipologie di disturbi antropici.

Partner coinvolti
Tempi di realizzazione
12 mesi
Livello di maturità tecnologica
TRL 7 - prototipo dimostrativo in ambiente operativo
Valorizzazione applicazione

L’approccio integrato per il Marine habitat mapping può essere applicato in altri siti di interesse naturalistico/turistico e/o per il settore dell'acquacoltura. 

Progetto TAO
Data pubblicazione