Il servizio e gli strumenti offerti supportano le imprese ICT e manifatturiere nel risolvere problemi di interoperabilità legati all’eBusiness ed all’uso di standard internazionali nelle collaborazioni tra imprese e tra imprese e Pubblica Amministrazione. Il problema dell’interoperabilità nasce dalla crescente necessità di integrazione dei flussi di dati tra le diverse organizzazioni che concorrono a realizzare un prodotto e dal bisogno di minimizzare i relativi sforzi e rischi di errore. La diffusione di Internet e del linguaggio XML ha costituito un enorme passo avanti rispetto alle tecnologie EDI degli anni ‘90, ma ha portato ad evidenziare le problematiche della corretta modellazione della semantica in scenari applicativi estremamente parcellizzati. Gli strumenti offerti dal laboratorio facilitano l’uso di standard per lo scambio dati e, assieme ad azioni di accompagnamento delle imprese, consentono di abbattere i costi della messa in opera di soluzioni IT per le reti di imprese.

Scarica versione PDF
Laboratorio
Referenti
Arianna Brutti
Area di specializzazione
Cultura e creatività
Digitale
Keyword
Interoperabilità
eBusiness nelle filiere produttive
Standard per integrazione dati
Tool per XML
CPA-MatchMaker, una web application di supporto alla creazione/modifica di accordi di collaborazione
Descrizione prodotto

Allo scopo di promuovere e facilitare l’adozione di standard di scambio dati per l’eBusiness e le filiere produttive, il servizio offre supporto realizzando analisi di scenari, studi di fattibilità, azioni di accompagnamento nell'adozione, definizione di profili d’uso degli standard, messa a punto di metodologie di test di interoperabilità, progettazione e sviluppo pre-competitivo di dimostratori e strumenti software a supporto dell’interoperabilità. Queste azioni vengono svolte in stretta correlazione con comitati di standardizzazione ed associazioni nazionali, internazionali ed europee. Sono già disponibili strumenti per la definizione e pubblicazione di Profili d’Uso per scenari specifici e un Validatore on-line per test di interoperabilità in diversi scenari. Le metodologie e gli strumenti proposti si basano su un approccio che analizza i problemi di interoperabilità a più livelli: sintattico (il formato dati), semantico (il loro significato), di processo (lo scenario di business).

Aspetti innovativi

Tradizionalmente gli standard per l’eBusiness sono visti come un costo: lo sforzo necessario per reperire ed interpretare la documentazione e passare alla implementazione ha sinora spesso scoraggiato l’adozione. In assenza di una metodologia e di strumenti di test, specialmente quando si coinvolgono più partner, i tempi necessari alla messa a punto si allungano ben oltre le aspettative, e questo avviene tanto più quanto più complessa e sofisticata è la collaborazione. Ciò porta spesso a rinunciare all’uso di standard ed a ridurre la qualità delle collaborazioni inter-aziendali.

Applicazioni

Gli scenari di possibile applicazione di queste metodologie e strumenti sono le filiere di imprese (fornitori, terzisti e committenti ) e processi tra aziende e pubbliche amministrazioni (ad esempio l’eProcurement); tra gli scenari futuri vi sono le comunicazioni tra sistemi nelle Smart City e nelle Smart Energy Grid. I destinatari possono essere di due tipologie: a) fornitori di soluzioni ITi; b) imprese e pubbliche amministrazioni.

XML Validator, una web application per i test di interoperabilità
Esempio di applicazione

La piattaforma per l'eProcurement della Regione Emilia Romagna

Descrizione applicazione e risultati

Le metodologie e gli strumenti proposti sono stati utilizzati a supporto dell’eProcurement regionale della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Intercent-ER (Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici). Nello specifico, è stata realizzata una sperimentazione che ha riguardato la produzione e lo scambio di Fatture elettroniche, basato sui risultati del progetto Europeo Peppol, che è stata volta a preparare il terreno per la completa automazione del ciclo di eProcurement regionale. In concreto sono stati sviluppati dei Profili d’Uso delle specifiche europee PEPPOL per recepire i requisiti nazionali nelle transazioni previste, in modo da assicurare la presenza e la corretta interpretazione dei dati necessari. Successivamente si è messo a punto un piano di test e reso disponibile il Validatore per facilitare gli IT solution provider nell’adeguamento dei sistemi dei fornitori della Regione agli scenari di interesse. L’applicazione pilota, d’accordo con Intercent-ER, ha riguardato le forniture delle aziende sanitarie regionali. Entro la fine del 2013 si avviano i flussi di eProcurement tra le aziende del settore sanitario e la piattaforma regionale con la scomparsa dei relativi flussi cartacei, l’abbattimento di tempi, costi ed errori di inserimento manuale dei dati.

Partner coinvolti

Intercent-ER, ASL di Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Reggio-Emilia, GPSC S.r.l., Gruppo Finmatica

Tempi di realizzazione
1 mese/uomo per la messa a punto dei profili d’uso
Livello di maturità tecnologica
TRL 9 - sistema reale testato in ambiente operativo
Valorizzazione applicazione

La sperimentazione apre la via all'automazione dell’intero ciclo di procurement regionale e quindi la platea dei potenziali utilizzatori è vastissima. Inoltre il profilo d’uso realizzato nell'ambito della sperimentazione costituisce una localizzazione per l’Italia dello standard europeo, ha valenza generale ed è disponibile per future applicazioni.

Un ordine in formato XML visualizzato su web browser
Data pubblicazione