Attraverso l’applicazione della metodologia di Analisi del Ciclo di Vita (LCA) alle filiere zootecniche italiane, è possibile analizzare i potenziali impatti ambientali derivanti dalla produzione di ciascuna azienda agricola. Il Life Cycle Assessment è un metodo, standardizzato dalle norme ISO 14040 e 14044, che permette di calcolare gli impatti ambientali di un prodotto o di un servizio lungo tutto il suo ciclo di vita. L'LCA applicata al settore agricolo e zootecnico permette di valutare la sostenibilità ambientale degli allevamenti, focalizzandosi sulle cause dei principali impatti, permettendo al contempo di valutare e attuare ipotesi di miglioramento, in modo da migliorare la performance ambientale di ciascuna azienda.

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Laboratorio
Referenti
Valentina Fantin
Area di specializzazione
Energia e Sostenibilità
Keyword
Life Cycle Assessment
Carbon footprint
Impatti ambientali
Allevamenti
Esempio di prodotto della filiera agroalimentare per il quale il laboratorio ha sviluppato l’analisi
Descrizione prodotto

Il Life Cycle Assessment (LCA) è una metodologia, standardizzata dalle norme ISO 14040 e 14044, che permette di calcolare gli impatti ambientali di un prodotto o di un servizio lungo tutto il suo ciclo di vita. L'obiettivo del progetto VIAAI è quello di effettuare uno studio di LCA di alcune filiere zootecniche italiane, al fine di analizzare i potenziali impatti ambientali derivanti dalla produzione di ciascuna azienda agricola e di identificare gli hotspots ambientali. I confini del sistema del presente studio sono "dalla culla al cancello" e hanno considerato la coltivazione dei foraggi zootecnici e la produzione dei mangimi necessari all’alimentazione degli animali, la gestione delle deiezioni e degli animali, i rifiuti prodotti e le emissioni in aria e acqua dovute allo stoccaggio e spandimento delle deiezioni sui terreni agricoli. I dati primari sono stati raccolti direttamente presso gli allevamenti coinvolti e si riferiscono agli anni 2010-2012.

Aspetti innovativi

L’LCA esamina gli impatti ambientali di un prodotto “dalla culla alla tomba”, dall’estrazione, lavorazione delle materie prime, fabbricazione del prodotto, trasporto e distribuzione, la fase d’uso, la raccolta, lo stoccaggio e lo smaltimento finale dei relativi rifiuti. L'LCA applicata al settore agricolo e zootecnico permette di valutare la sostenibilità ambientale degli allevamenti, focalizzandosi sulle cause dei principali impatti, identificando e attuando ipotesi di miglioramento, in modo da migliorare la performance ambientale di ciascuna azienda.

Applicazioni

La metodologia LCA può essere applicata ad altre aziende agricole, all'industria alimentare, e più in generale a tutta la filiera agroalimentare, in modo da valutare la sostenibilità ambientale dei prodotti e delle aziende. In tal modo ciascuna azienda potrà conoscere gli aspetti ambientali critici della propria filiera produttiva e valutare opportunità di miglioramento. L’LCA è alla base di sistemi e strumenti a supporto della gestione ambientale quali ad esempio etichette e dichiarazioni ambientali di prodotto.

Processi considerati nella valutazione dell’impatto ambientale degli allevamenti
Esempio di applicazione

Applicazione della metodologia LCA ad alcune filiere zootecniche (bufali, vacche da latte, suini)

Descrizione applicazione e risultati

La metodologia LCA è stata applicata all'interno del progetto VIAAI alle seguenti filiere zootecniche italiane: bufali da latte (8 aziende), suini (6 aziende), vacche da latte (9 aziende). I confini del sistema dello studio studio sono "dalla culla al cancello" e hanno considerato la coltivazione dei foraggi zootecnici e la produzione dei mangimi necessari all’alimentazione degli animali, la gestione delle deiezioni e degli animali, i rifiuti prodotti e le emissioni in aria e acqua dovute allo stoccaggio e spandimento delle deiezioni sui terreni agricoli. Non è stata considerata la trasformazione del latte e della carne in mozzarella, prosciutto o altro, ma ci si è fermati solamente alla produzione delle aziende agricole. I dati primari sono stati raccolti direttamente presso gli allevamenti coinvolti e si riferiscono agli anni 2010-2012. Le categorie di impatto scelte sono le seguenti: Global warming, Acidification, Eutrophication, Ozone layer depletion, Photochemical Oxidation. I maggiori punti di criticità ambientale emersi sono la coltivazione dei foraggi e la gestione delle deiezioni, principalmente per le elevate emissioni di N2O, NH3, NO3 da gestione ed uso di fertilizzanti chimici ed organici, le emissioni di CH4 da fermentazione enterica ed i consumi di combustibili e di energia elettrica.

Partner coinvolti

Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in agricoltura, Produzioni foraggere e lattiero casearie (CRA-FLC), LCA Lab, Spin off ENEA

Tempi di realizzazione
1 anno circa per lo studio completo
Livello di maturità tecnologica
TRL 6 - tecnologia dimostrata in ambiente rilevante
Valorizzazione applicazione

Pirlo G., Carè S., Fantin V., Falconi F., Buttol P., Terzano G., Masoni P., Life Cycle Assessment of the production of one kilogram of milk in six buffalo farms, in Proceedings of “ADSA ASAS Joint Annual Meeting”, 8-12 Luglio 2013, Indianapolis, Indiana, USA.

Risultati rispetto ad uno dei parametri considerati nell’analisi LCA
Data pubblicazione