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Il progetto Crisalide sviluppa un sistema per la diagnostica predittiva e la digitalizzazione applicati alla conservazione e alla accessibilità delle opere d’arte. Il sistema, grazie ad una rete di sensori wireless che rilevano i parametri ambientali, ad un nuovo sensore ottico di contaminanti (muffe e funghi) e ad una elaborazione in tempo reale dei dati provenienti dai sensori mediante algoritmi di machine learning, vigila sullo stato di salute delle opere, avvisa in anticipo i restauratori che si stanno formando condizioni ambientali potenzialmente dannose e li supporta nel processo di intervento. Il supporto avviene, tramite la piattaforma di monitoraggio dell’edificio (cfr. Mu.S.A.), grazie a nuovi occhiali a realtà aumentata con capacità di visione multispettrale che permetterà ai restauratori di accedere in tempo reale ai dati dello stato delle opere e ai dati storici e di valutare anche storicamente lo stato di conservazione delle varie opere, siano esse libri, reperti lignei o supporti membranacei ovvero quadri, sculture ed affreschi. Le attrezzature diagnostiche e la struttura di gestione dei dati saranno sperimentate ie differenti biblioteche, ospitanti cinquecentine e pergamene. La digitalizzazione delle opere, avverrà con modalità multispettrale, ovvero le immagini dell’opera saranno raccolte e disponibili sia in luce visibile, apprezzando l’opera come la si vede nel mondo reale, sia in luce infrarossa ove si valuterà la presenza di contaminanti batterici e di umidità e lo stato di salute del pigmento e suoi eventuali distacchi dal supporto. Gli occhiali potranno essere utilizzati anche per una completa fruizione “multimediale” e multispettrale delle opere da parte del pubblico che, visualizzando anche le grandezze correlate allo stato conservativo, con poche e semplici chiavi di lettura, sarà coinvolto nelle tematiche di conservazione delle opere d’arte.