È stato valutato l'impatto dei rilasci di acqua dolce dal Canale di gronda Bosco Eliceo (fascia-litoranea, prov. FE) sulla salinizzazione della falda e del suolo. In particolare, sono stati sviluppati modelli per generare scenari alternativi e per condurre un'analisi del beneficio collettivo legato alla presenza di canali vettori di acque dolci in aree a rischio di salinizzazione.
Inoltre, è stato sviluppato un modello per sfruttare le aree umide nel contrasto alla salinizzazione e alla subsidenza nelle zone critiche della Valle del Mezzano. L'analisi ha coinvolto situazioni reali, come i "chiari" gestiti dalla Coop. Agrisfera, e la produzione di scenari per simulare la presenza di un'area umida nelle zone critiche citate.
Infine, per adeguare i volumi irrigui consigliati su diverse colture alla salinità dell’acqua, è stato modificato il software IrriNet, calcolando l'apporto irriguo aggiuntivo necessario a lisciviare sali in eccesso dal profilo di terreno esplorato dalle radici.

Il progetto ha messo a punto delle metodologie, a partire da principi teorici presenti nella letteratura scientifica, che hanno permesso di affrontare il problema della salinità dei terreni e dell’ingresso del cuneo salino che interessano in misura crescente le zone costiere. Sono stati evidenziati i diversi strumenti, canali vettori di acque dolci, zone umide create per scopi naturalistico-ambientali, una specifica gestione dell’irrigazione, che congiuntamente contribuiscono al risultato del contenimento della salinità. Il progetto si rivolge sia ai privati, come le singole aziende agricole, sia soprattutto agli enti pubblici, come i consorzi di bonifica e irrigazione operanti nelle aree interessate dal fenomeno, ai quali fornisce un esempio applicativo e descrive le metodologie utilizzate per conseguire il risultato. La replicabilità e la diffusione degli interventi descritti dipendono anche dagli strumenti, rispetto a quelli esaminati, effettivamente disponibili in altri contesti agro-ambientali.
Il processo che si articola nelle diverse azioni svolte all’interno del progetto, di per sé non costituisce elemento di novità assoluta, quanto piuttosto un tentativo riuscito di integrazione di diversi strumenti per un unico scopo. L’aspetto innovativo risiede in questa integrazione di strumenti/metodiche singolarmente già disponibili, potenzialmente sinergici rispetto all’obiettivo generale della mitigazione della salinità. L’attività complessiva e le metodiche descritte costituiscono, oltre a strumenti direttamente adottabili in altri contesti, uno stimolo alla valorizzazione di fonti di acqua dolce anche diverse da quelle esaminate, quali strumenti di contrasto rispetto al rischio di progressiva salinizzazione dei terreni.
Le applicazioni dell’intero processo e delle singole metodiche hanno una forte valenza territoriale. Per tale motivo, risulta molto importante il coinvolgimento di enti pubblici a livello politico-amministrativo (regioni, province e comuni), così come a livello gestionale (consorzi di bonifica e irrigazione), per l’adozione delle misure descritte in un idoneo contesto di norme, regolamenti e prassi. Ugualmente importante è il coinvolgimento dei privati, in particolare le aziende agricole, per l’adozione delle misure che dipendono dal loro attivo coinvolgimento.

Contenimento della salinità del terreno nell’area del Canale di gronda Bosco Eliceo.
Il processo descritto non ha ancora dato luogo ad applicazioni al di là dell’area oggetto di studio. Nondimeno, la valutazione del contenimento della salinità del terreno nell’area del Canale di gronda Bosco Eliceo costituisce già un esempio di applicazione su larga scala, ivi compresa la valutazione dei benefici economici.
L’applicazione ha comportato la preliminare valutazione dei rilasci idrici dal canale tramite rilievo delle portate e del tirante d’acqua. Sono state seguite misure dell’interazione acqua dolce/falda salina attraverso misure del livello di falda e di conducibilità a diverse profondità, e di conducibilità elettrica apparente dei suoli. Sulla base di queste informazioni, sono stati calcolati i volumi infiltrati dal Canale di gronda Bosco Eliceo durante la stagione irrigua. Questo monitoraggio ha permesso di sviluppare un modello di interazione tra acque dolci superficiali (canale) e saline profonde (falda). Gli scenari sviluppati sono serviti per impostare un'analisi economica del beneficio indotto sul territorio dall'invaso del canale: attraverso la relazione tra conducibilità elettrica del suolo e produttività delle colture, è stato determinato il contributo produttivo, come aumento di Produzione Lorda Vendibile (PLV) grazie a una maggior quota di invasamento del canale rispetto a quella standard. La variazione di PLV ha riguardato una superficie complessiva di oltre 5000 ettari occupati da diverse colture all’interno di un’area buffer larga 5 km, disposta lungo la destra idraulica del canale. Il beneficio economico complessivo, in funzione della diversa sensibilità alla salinità delle colture presenti nell’area buffer, è stato stimato in 1,5 milioni di euro all’anno.
Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano-Romagnolo (CER)
RI.NOVA (ex CRPV)
CIRI-AGRO UniBO
Aziende e Cooperative del settore
Allo stato attuale l’applicazione si limita ancora al caso in esame. La diffusione ad altre realtà richiede necessariamente il coinvolgimento di soggetti pubblici interessati, operanti sul territorio.
