Il metodo sviluppato permette di rivelare la presenza di ingredienti potenzialmente allergenici in alimenti mediante una analisi indiretta, basata sul DNA. In particolare si fa riferimento alla lista di ingredienti indicati nell’Allegato III della Direttiva comunitaria 1169/2011. Il metodo prevede che il campione di DNA purificato da un alimento venga analizzato mediante una reazione di amplificazione (PCR), al fine di rilevare eventuali tracce di specie potenzialmente allergeniche, quali ad esempio frutta a guscio (mandorla, nocciola, anacardio, arachide, noce), sesamo, sedano, cereali contenenti glutine, molluschi (cozza, vongola, seppia, calamaro).

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Laboratorio
Referenti
Mariolina Gulli
Area di specializzazione
Agroalimentare
Keyword
Allergeni alimentari
Multiplex PCR
Specie allergeniche
Esempio di applicazione di una reazione multiplex per l’analisi di prodotti da forno (Pafundo et al.
Descrizione prodotto

Il metodo sviluppato permette di rivelare, in un campione di DNA purificato da alimenti, la presenza di ingredienti potenzialmente allergenici quali ad esempio frutta a guscio sesamo, sedano, cereali contenenti glutine, molluschi, etc. Il metodo prevede una reazione di amplificazione, che consente di rilevare contemporaneamente fino a sei specie se presenti nel campione in analisi, anche in tracce. I prodotti di amplificazione sono frammenti di DNA unici e diversi per ogni specie e sono riconoscibili in base alle loro dimensioni o alla loro specifica temperatura di dissociazione. La metodologia sfrutta strumenti di Real-Time PCR in cui si esegue la reazione di amplificazione del DNA e successivamente si esegue l’analisi di dissociazione per stabilire l’identità dei frammenti di DNA amplificati. Il risultato viene ottenuto in circa due ore, ma si possono analizzare contemporaneamente 96 campioni, o 384 se si dispone di sistemi automatizzati per l’allestimento delle reazioni.

Aspetti innovativi

TSi è raggiunto un avanzamento, con un abbattimento di costi per singola reazione, tenuto conto che per la rilevazione di allergeni presenti in tracce negli alimenti sono disponibili per lo più metodi di analisi per singolo allergene, o specie allergenica, basati sulla rilevazione di proteine o DNA. Nei metodi basati sulla rivelazione di una proteina allergenica, si possono avere falsi negativi. I metodi basati sull’uso della PCR per la rilevazione del DNA della specie allergenica sono più sensibili in quanto il DNA è più stabile durante il processamento.

Applicazioni

Industria alimentare, rivenditori di generi alimentari di grandi dimensioni, che spesso preferiscono controllare i cibi prima di vendere per evitare problemi giudiziari,produttori alimentari che eseguono l'elaborazione per conto di industrie alimentari per eventuale co-responsabilità,Agenzie e autorità alimentari per il controllo dei cibi (servizi veterinari nazionali, sistema sanitario nazionale); produttori di attrezzature di pulizia,coinvolti nella realizzazione e vendita di procedure di pulizia documentabili e controllabili; industria di imballaggio,la nuova industria di packaging attivo.

Fasi di lavoro della metodologia proposta
Esempio di applicazione

Ricerca di frutta a guscio in prodotti da forno

Descrizione applicazione e risultati

Messa a punto di metodi di purificazione di acidi nucleici da diversi tipi di prodotti da forno. Analisi mediante real-time PCR con primer specifici per l'identificazione di specie potenzialmente allergeniche anche in tracce. E' stato possibile ottenere profili di amplificazione che identificavano correttamente le specie presenti come ingredienti ma anche specie per le quali in etichetta erano indicate possibili tracce.

Partner coinvolti

Azienda interessata allo sviluppo di kit diagnostici e analitici

Tempi di realizzazione
da 1 a 3 mesi
Livello di maturità tecnologica
TRL 5 - tecnologia validata in ambiente rilevante
Valorizzazione applicazione

Depositati 2 brevetti, servite due aziende e utenti dell'Università di Parma

Analisi di diversi tipi di biscotti
Data pubblicazione