L’uso di fibre naturali nei compositi é necessario per raggiungere la C-neutrality al 2050, come da direttive Eu, ma non sono ancora risolte due problematiche, ovvero la resistenza all’umidità e il trattamento a fine vita. Il progetto indagherà entrambi questi aspetti studiando le fibre naturali più promettenti in associazione a trattamenti protettivi idrofobizzanti, ecologici in quanto privi di fluoro, sviluppati e brevettati dal laboratorio che coordina la proposta, per superare il grave problema ambientale e di accumulo di tutte le molecole contenenti il legame C-F. Le fibre naturali saranno associate a resine anche esse biobased o da materie prime seconde, per stabilizzare il carbonio in prodotti, la cui performance nel tempo verra' garantita da opportuni trattamenti idrofobizzanti (privi di F), che agiranno anche come fire-retardant e easy-to-clean, o per introdurre altre funzionalita' . Si valuteranno ad esempio le performance antifuoco, per soluzioni tal quali e finite esternamente con alluminio. In simbiosi alla produzione di compositi, e in qualche caso (come quello delle epossidiche cleavable) anche dal fine vita, si recuperano degli sfridi vegetali convertibili in biochar, utilizzabile nei fertilizzanti o in altre applicazioni.
BRILLIANT - Biobased fiber Reinforced composItes vaLidation and end of LIfe treAtmeNT (2023)
Protocol
PG/2023/312861
Call for tender
Bando Laboratori 2023 (DGR 2097/2022)
Website
Laboratories
Specialization Area