Lo sviluppo nella composizione e design di dispositivi ad utilizzo biomedico ha portato negli anni allo sviluppo di materiali/coatings sempre più complessi, anche attraverso l'utilizzo di nanoparticelle e nanocompositi, sia metallici che ceramici, per migliorare l’osteointegrazione e le performance da un punto di vista chimico-fisico e topografico. Tuttavia, resta ancora argomento di dibattito scientifico l’effetto di tali nanostrutture sui tessuti biologici: in particolare, il rischio legato a tossicità locale e/o sistemica e al bioaccumulo in organi e tessuti.